ELOGIO DELL’ONESTÀ |
“Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto. Se dunque non siete stati fedeli nella disonesta ricchezza, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?” Luca 16, 10-11 Bibbia CEI 1974 Questa frase del Santo Vangelo di Luca mi fa riflettere su un recentissimo episodio della recente storia genovese ampiamente enfatizzato nel riunione del Consiglio comunale di martedì 3/10. La questione era stata sollevata da Il Secolo XIX con due articoli comparsi nei giorni precedenti. E per una volta ha fatto bene. Non si gioca con l’onestà, con i soldi dei cittadini (pochi o tanti che siano), con i favori agli amici ed agli amici degli amici etc. La querelle riguarda una funzionaria del Comune che aveva stipulato: rapporto di lavoro dipendente a tempo determinato e successivamente contratto di affitto di terreni ove insediare i famosi container che dovrebbero servire da alloggio per i minori non accompagnati clandestinamente sbarcati in Italia ed assegnati alla Liguria. La questione che mi interessa approfondire non riguarda i migranti, se sia opportuno alloggiarli in dei container a Rivarolo o no, mi interessa invece affrontare la questione dei rapporti tra le persone coinvolte. Orbene, gli Assessori hanno il potere di nominare consulenti ad hoc ma, come li scelgono? Non è dato saperlo, a mio modesto avviso dovrebbero procedere con criteri oggettivi: innanzitutto competenza relativamente all’incarico fiduciario da assegnare, poi anche altri. Se poi si tratta di persona conosciuta nulla di male anche se si tratta già di un vulnus per la sua indipendenza. Se poi questo consulente affitta al Comune dei terreni di sua proprietà (ad un canone irrisorio? O ci sono altre utilità?) allora le cose non vanno proprio. Possibile che in tutta la Liguria non ci sia nessun’altro disposto ad affittare al Comune qualche centinaio di metri quadrati per ospitare i container? Ovviamente tutte le forze politiche di opposizione hanno avuto buon gioco ad attaccare l’Assessore Rosso cercando anche di allargare le critiche all’intera Giunta. Hanno esagerato nei toni e nel metodo? SI HANNO ESAGERATO. Ma in politica si sa il ferro si batte finché è caldo e le occasioni devono essere sfruttate fino in fondo. Per questo occorre prudenza ed accortezza nelle decisioni, nelle scelte, nelle parole. Tutto questo è mancato in questa occasione. Il Sindaco ha cercato di risolvere la questione comunicando che il contratto di affitto era stato risolto e la proprietaria/consulente licenziata. Bravo Sindaco, ha fatto bene, anzi benissimo ad intervenire con decisione e fermezza. Ha fatto bene il Sindaco a imporsi ma avrebbe dovuto imporre le dimissioni alla Rosso, lo so che formalmente non può, ma si possono far pressioni. Invece dalla Rosso non una parola in Consiglio, non una reazione, ha subito tutti gli attacchi in silenzio. Evidentemente quanto detto dai vari Consiglieri di opposizione corrispondeva a verità. Imbarazzata, confusa, incapace di reagire e di difendersi o forse in una situazione indifendibile? Ma ovviamente non è bastato. I toni si sono viepiù scaldati fino all’esasperazione e la riunione è stata sciolta. Vedremo il seguito martedì prossimo. Alcune considerazioni personali.
Non ho risposte a queste domande ma una cosa la so, e molto bene: QUALUNQUE SIA LA RAGIONE CHE HA CAUSATO QUESTE DECISIONI IMPROVVIDE, L’ASSESSORE ROSSO DEVE DIMETTERSI. Esiste o no un codice di comportamento ed una responsabilità per le proprie azioni e per quelle dei propri sottoposti? Esiste o no la responsabilità politica dei propri atti? Esiste o no la correttezza e trasparenza delle proprie azioni? Esiste o no la c.d. “responsabilità oggettiva ” per cui chi sta al vertice non può opporre scuse se un suo sottoposto commette una marachella? |
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