UNA VOCE A GENOVA

PIAZZA DE FERRARI
PIAZZA DE FERRARI

ULTIME DALLA GIUNTA

La Giunta Comunale il 28 settembre ha approvato parecchie delibere, alcune prettamente tecniche, altre con rilevanti implicazioni sociali ed economiche

In particolare si vuole attirare l’attenzione sulle seguenti:

  • delibera del 28–09–2017 Partecipazione all’avviso pubblico “RESTART” pubblicato dall’Associazione nazionale Comuni italiani (ANCI) e contestuale approvazione della relativa proposta progettuale “NEET - GE NUOVE ENERGIE EMERGONO DAL TERRITORIO A GENOVA”
  • delibera del 28–09–2017 manifestazione di interesse del Comune di Genova a partecipare, in qualità si partner cobeneficiario al progetto “STEP BY STEP”, a valere sull’avviso del Diperatimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri “per il finanziamento di progetti volti alla prevensione e contrasto alla violenza alle donne anche in attuazione della Convenzione di Istambul

PROGETTO RESTART

Il Progetto RESTART su iniziativa dell’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) ha come fine quello promuovere azioni di innovazione sociale, prevenzione e contrasto al disagio giovanile per città metropolitane ed enti di area vasta ed è indirizzato ai giovani “NEET – not engaged in education, employment or training” da realizzare attraverso forme di partenariato pubblico privato. Il Comune di Genova è orientato a sottoscrivere un progetto di partenariato con i seguenti enti ed associazioni:

  • Citt Metropolitana
  • ALFA – Agenzia Regionale per il lavoro, la formazione e l’accreditamento
  • CLP – Centro Ligure per la Produttività (Associazione non riconosciuta senza scopo di lucro)
  • Università degli Studi di Genova – DISFOR (Dipartimento di Scienze della Formazione)
  • Job Center s.r.l.
  • Amistà – APS (associazione di promozione sociale)
  • Y.E.A.S.T. (Youth Europe Around Sustainability Tables) – APS (associazione di promozione sociale)
  • UGA (Unione Giovani Artisti) – Associazione Culturale
  • Haze – Associazione Culturale
  • C.N.G.E.I. Sezione di Genova – – Associazione
  • Forum del Terzo Settore di Genova – rete (di terzo livello) di enti no profit

Il progetto del Comune di Genova è stato denominato NEET – Ge Nuove Energie Emergono dal Territorio a Genova ed è destinato a 60 giovani di età compresa tra i 18 ed i 25 anni ed avrà un costo complessivo di Euro 347.500,00 di cui 157.500,00 a carico del Comune e 190.000,00 di co–finanziamento nazionale. Le aree d’intervento sono

  • Sostenibilit ambientale
  • Cultura
  • Comunicazione dei servizi
  • Mappatura della condizione giovanile locale

Le voci di spesa sono:

  • erogazioni dirette ai beneficiari Euro 60.000
  • personale dipendente Euro 67.500
  • personale esterno Euro 90.000
  • prestazioni da terzi Euro 93.000
  • promozione e pubblicizzazione Euro 5.000
  • materiali di consumo Euro 2.000,00
  • spese generali Euro 30.000

Tra i partners, oltre a quelli istituzionali figuano:

  • Amistà associazione genovese che ha come obiettivo la promozione e l’accessibilità del patrimonio storico–culturale della città, l’inclusione delle persone con disabilità, la promozione dei diritti umani e del Servizio Civile e la sensibilizzazione alle tematiche ambientali. Il loro sito è sito AMISTÀ (piuttosto ripetitivo) in cui alla pagina (Chi siamo) illustrano le attività svolte, (ma si ferma a giugno 2015), quali progetti di aiuto alle disabilità, il gioco del “Biribis” antico gioco genovese, corso di alfabetizzazione informatica, progetto di promozione, comunicazione e valorizzazione del Cimitero Monumentale di Staglieno E dopo?
  • Y.E.A.S.T. associazione genovese che ha come mission la condivisione, attraverso la mobilità internazionale e l’educazione non formale, della cittadinanza attiva e della solidarietà e tolleranza per costruire il futuro dell’Europa. Inoltre l’associazione si impegna nella promozione del territorio e delle tradizioni liguri attraverso eventi e iniziative Il loro sito è YEAST
  • UGA (Unione Giovani Artisti) – Associazione Culturale. Non hanno un sito bensì un profilo facebook. Di recente hanno organizzato un concerto ai “Giardini di plastica” oggetto di polemica con gli assessori Rosso e Balleari.
  • Haze – Associazione culturale che organizza eventi e realizza per clienti pubblici e⁄o privati qualsiasi tipo di video venga richiesto: spot, pubblicità, interviste, videotape musicali, film, presentazioni, video virali, trailer, teaser, sconvolt quiz...Ecco il loro sito:HAZE
  • C.N.G.E.I. Sezione di Genova – Associazione (la nota associazione scoutistica)
  • Forum del Terzo Settore di Genova – rete (di terzo livello) di enti non profit FORUM

PROGETTO STEP BY STEP

Il Progetto Step by Step è, finalizzato a prevenire la violenza di genere mediante la realizzazione di campagne di comunicazione, educazione, attività culturali, artistiche e sportive, per promuovere i cambiamenti nei comportamenti socio–culturali, al fine di eliminare pregiudizi, costumi, tradizioni e qualsiasi altra pratica basata su modelli stereotipati dei ruoli delle donne e degli uomini ed è, stato proposto al Comune dall’Associazione Culturale Teatro Cargo Onlus

La semplice adesione non comporta costi per il comune, entrate ed uscite ci saranno solo al momento dell’accettazione dei progetti

Ente capofila sarà il Teatro Cargo di Voltri che ha un proprio sito CARGO. Tra i personaggi di spicco figura Lausa Sicignano il cui profilo facebook è tutto dedicato alla promozione del teatro Cargo. È, stata tra le fondatrici del movimento SNOQ – Se non ora quando (movimento femminista che tra il proprio nome da un romanzo di Primo Levi) Il movimento si è, presto diviso in due: SNOQ Libere che ha lanciato un appello contro la pratica dell’utero in affitto e SNOQ Factory che ha preso le distanze da tale appello. Di fatto il movimento di è scisso in due tronconi.

Tra gli enti che partecipano al progetto Step by step figurano anche:

  • Arcos Srl (società, commerciale con sede in Genova Via Lomellini da non confondere con altre Arcos Srl)
  • CPP - Centro Psico Pedagogico per l'educazione e la gestione dei conflitti, sito SITO che si occupa di gestione dei conflitti e dei processi di cambiamento, fondato da Daniele Novara
  • Koriolis - Societ specializzata in progetti di edutainment
ALCUNE CONSIDERAZIONI

La delibera sul Progetto Restart è generica, poco precisa ed indefinita. Non viene specificato nulla di concreto relativamente alle iniziative previste, non è chiaro se verranno tenuti dei corsi ed eventualmente di quale durata e su quali materie, degli stages presso aziende o altro. Quel che è certo è invece il costo, che per il Comune di Genova ammonta ad Euro 157.000, vale a dire 2.616 euro per ciascuno dei 60 partecipanti, non è poco. Poi bisogna anche guardare come questi soldi vengono spesi: ben 183.000 Euro (incluso il finanziamento statale) vengono elargiti a terzi. Chi sono questi terzi? Sembra tanto una regalia camuffata da contributo per i corsi! Non ci siamo! La Giunta avrebbe dovuto presentare un piano dettagliato specificando almeno i seguenti punti: tipologia dei corsi che verranno organizzati e loro durata, materie trattate, criteri di scelta degli enti organizzatori e dei partecipanti, nonchè dei soggetti che materialmente realizzeranno il progetto distinguendo le singole competenze, ripartizione delle spese tra gli organizzatori. Impostata in questa maniera, invece, assomiglia tanto ad una forma mascherata di supporto agli enti organizzatori.


La delibera sul progetto Step by step non mi piace. Innanzitutto si fa un generico richiamo alla violenza sulle donne ed alla violenza di genere. La violenza sulle donne deve essere combattuta, la violenza di genere è un’invenzione bella e buona di chi vuol far apparire come violenza la differenziazione sessuale tra maschi e femmine. Non è violenza, è solamente un pretesto per propagandare la tesi secondo cui l’esistenza di due ben definiti generi, maschile e femminile, sarebbe una violenza, una costruzione dell’essere umano schiavo delle convenzioni! Non per nulla l’ iniziativa rientra nelle azioni del Dipartimento per le pari opportunità, che è molto attivo nella pubblicizzazione delle teorie “gender” e delle quote rosa (mi spiegate perché bisogna obbligare una donna a partecipare a qualche cosa che non le interessa o per la quale non ha alcuna competenza solamente perchè qualcuno ha deciso che almeno il 50% dei posti deve essere occupato da donne, lasciado fuori un uomo che sarebbe più interessato e magari anche competente?). Circa l’attivismo del suddetto dipartimento in materia di teorie gender vedasi ad esempio il seguente documento CONTRO LA VIOLENZA SESSUALE E DI GENERE ed il relativo BANDO che afferma altresì che tra le finalità ci sarebbe l’eliminazione dei pregiudizi, costumi e tradizioni basati su modelli stereotipati dei ruoli delle donne e degli uomini. Ma non si rendono conto questi signori che i c.d. ruoli stereotipati sono spesso il frutto di miglia di anni di elaborazione delle diverse sensibilità maschile e femminile? Giusto eliminare le discriminazioni, ma non dite assolutamente che uomo e donna sono sempre assolutamente intercambiabili. Di più che i differenti ruoli che si sono creati sono sempre il frutto del predominio dell’uomo sulla donna. In molti casi sarà anche vero (specialmente nel modo islamico) ma in altri no. La differente fisicità è sempre abbinata ad una differente intelletto, sensibilità, delicatezza, comprensione, emotività empatia ed interpretazione dei fatti e dei sentimenti. Non basta vestire una bambina da maschietto per trasformarla in uomo né il contrario. Questa lenta ma inesorabile e strisciante opera di destrutturazione dei diversi ruoli maschile e femminile deve essere fermata soprattutto quando si rivolge ai bambini ed adolescenti che sono più facilmente influenzabili.

Curiosando sul sito del Teatro Cargo ho trovato questo documento IL COLOREROSA relativo ad uno spettacolo omonimo in chiara tendenza gender con testi di Daniela Carucci, autrice ed attrice di teatro.

Non mi sembra opportuno che simili spettacoli, compagnie teatrali ed autori vengano finanziati da un ente pubblico quale è il comune di Genova, ognuno è libero di sostenere le tesi che vuole, NON SI VUOLE ATTUARE ALCUNA CENSURA, ma farlo con i soldi dei cittadini NON VA BENE. Esistono tante forme di finanziamento che non coivolgano gli enti pubblici, ognuno può finanziare chi vuole per le manifestazioni che più gli aggradano.

Cosa si credono questi signori (con la Boschi in testa) che siamo così rincitrulliti da non capire che si tratta di un disegno complessivo che ha come scopo la distruzione della famiglia tradizionale mediante la sostituzione di “famiglie aperte” senza identità nè, alcun vincolo di stabilità, “fluide” come va di moda dire adesso? Giocano sulla buona fede delle persone cui propongono la lotta alla violenza sulle donne (giustissimo intento) e poi, più o meno larvatamente impongono anche la nuova fluidità sessuale!

Spero ardentemente che questa delibera venga revocata o non venga approvata dal Consiglio comunale


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