UNA RIFLESSIONE SULLA VICENDA DEL CENTRO DI ESTREMA DESTRA |
E` notizia di questi giorni che l’Associazione La Superba aprirà in Via Serra un suo centro. Sul punto sono state date notizie più o meno allarmistiche ed anche fuorvianti. Posto che personalmente non sono simpatizzante degli estremismi (di qualunque tipo siano, di destra, di sinistra, ed anche religiosi) e che nel rispetto della legalità ritengo che chiunque possa costituire associazioni libere ed avere una propria sede sociale, occorre precisare alcune cose. L’Associazione Lealtà e Azione si definisce una libera associazione di promozione culturale e sociale, così si legge sul loro sito . Sulla home page sono decisamente scarsi i riferimenti alla politica ed al fascismo in partciolare, l’unico è quello riferito all’attività del 24 aprile 2017 commemorazione dei Caduti della Repubblica Sociale Italiana sepolti a Campo X al Cimitero Maggiore organizzata, congiuntamente, da Lealt Azione-FederAzione e CasaPound Italia. Anche nelle immagini e nei video postati non si vedono saluti fascisti nè svastiche Viene data una certa enfasi alle attività di tutela della famiglia tradizionale (Gender progresso o declino svoltosi a genova) lotta alla pedofiliza, aiuti alle famiglie italiane, ... L’esperienza ci insegna che però al di la delle immagini “buoniste” che ci fanno vedere (ma anche delle strumentalizzazioni della siniztra), l’Associazione è decisamente di estrema destra. Quanto detto per inquadrare la problematica che ha turbato gli animi del genovesi in questi giorni: può un’associazione di estrema destra metter su casa in locali affittati dai preti? Si ricorda infatto che i locali in Via Serra sono di proprietà degli Scolopi e la cosa ha fatto molto scalpore, addirittura cercando di addossare la questione alla Curia (con l’inserimento di una foto del Cardinal Bagnasco). Orbene, tirare in ballo la Curia una manovra faziosa degna di chi anticlericale cerca sempre di infangare i preti. Dovrebbero sapere i giornalisti (e se non lo sanno ignorantia non excusat) che l’Istituto dei chierici regolari poveri della Madre di Dio delle scuole pie, comunemente detto dei Padri Scolopi, è un istituto di diritto pontificio ( come molti altri ordini religiosi e congregazioni) che, dopo il riconoscimento della Santa Sede, dipendono in modo immediato ed esclusivo dalla Sede Apostolica in quanto al regime interno e alla disciplina (canone 593 del Codice di Diritto Canonico). La Curia di Genova quindi non c’entra proprio nulla e non ha alcun potere. Altra questione è quella dell’opportunità di una simile locazione. A prescindere dalla informazioni che l’Associazione può aver dato o no ai Padri Scolopi, questi ultimi avrebbero dovuto verificare e controllare con chi stavano contrattando e, ragioni di oportunità avrebbero dovuti farli desistere da una simile mossa. Spiace in chi come me non è certo un “mangiapreti” constatare l’approssimazione e il pressapochismo con cui vengono condotte certe trattative, un poco di più di prudenza non avrebbe guastato! |