Con delibera della Giunta del 7⁄9 è stata nominata la Commissione Locale per il Paesaggio che risulta quindi così composta:
- Ing. Maurizio Gnudi
- Arch. Stefania Spina
- Arch. Silvia Astarita
- Dottore forestale Umberto Bruschini
- Geo. Luciano Piccinelli
Si ricorda che il Decreto Legislativo 42⁄04 “Codice dei beni culturali e del paesaggio” nella Terza parte disciplina i beni paesaggistici
I beni paesaggistici sono
- le cose immobili che hanno cospicui caratteri di bellezza naturale, singolarità, geologica o memoria storica, ivi compresi gli alberi monumentali;
- le ville, i giardini e i parchi
- i complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, inclusi i centri ed i nuclei storici>
- le bellezze panoramiche e così pure quei punti di vista o di belvedere, accessibili al pubblico, dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze.
Il decreto prevede l’istituzione di apposite Commissioni regionali nonch il procedimento per la dichiarazione di notevole interesse pubblico
Inoltre sono tutelate per legge, senza bisogno di apposito riconoscimento:
- i territori costieri compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i terreni elevati sul mare;
- i territori contermini ai laghi compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i territori elevati sui laghi;
- i fiumi, i torrenti, i corsi d’acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acque
- le montagne per la parte eccedente 1.600 metri sul livello del mare per la catena alpina e 1.200 metri sul livello del mare per la catena appenninica e per le isole
- i ghiacciai e i circhi glaciali;
- i parchi e le riserve nazionali o regionali, nonché i territori di protezione esterna dei parchi;
- i territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento;
- le aree assegnate alle università agrarie e le zone gravate da usi civici;
- le zone umide incluse nell’elenco previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 1976, n. 448;
- i vulcani;
- le zone di interesse archeologico.
Per le suddette zone le Regioni ed il ministero, anche congiuntamente, devono elaborare il Piano paesaggistico, viene altresì previsto che i proprietari di beni immobili ed aree soggette al vincolo paesaggistico siano assoggettati a vincoli in ordine alle modifiche che intendono apportare ai medesimi.
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